Ambient Assisted Living – l’ambiente che collabora all’autonomia
Nella visione tradizionale, l’ausilio è uno strumento “in mano alla persona” per muoversi, comunicare, prendere cure di sè e gestire l’ambiente. Oggi però esistono anche tecnologie capaci di rendere “intelligente” l’ambiente stesso, collaborando all’autonomia e alla sicurezza della persona e della sua famiglia.
Vivere in una casa capace di garantire sicurezza e sorveglianza, di gestire autonomamente climatizzazione, illuminazione e consumi, di riconoscere i suoi abitanti e fornire a ciuscuno servizi personalizzati, di ricevere comandi con le più varie modalità (voce, sensori, gesti ecc.), dotata di elettrodomestici intelligenti e magari di robot che si occupano di varie mansioni (aspirapolvere ecc..), è già oggi per qualcuno esperienza quotidiana, e lo sarà tra non molto per gran parte di noi.
E’ un futuro verso cui siamo in cammino, grazie all’inarrestabile progresso tecnologico e alla crescente interconnessione planetaria, che riguarda non solo le persone (Internet of people) ma anche le cose (Internet of things).
Non disponiamo ancora di un termine italiano condiviso per definire l’ambiente che si fa ausilio. molti usano il termine domotica, che però di per sè indica in generale qualsiasi sistema di automazione domestica. Altri preferiscono (e noi tra questi) il trmine anglosassone Ambient Assisted Living (AAl), definibile come “insieme di soluzioni tecnologiche destinate a rendere attivo, intelligente e cooperativo l’ambiente nel quale viviamo, efficace nel sostenere la vita indipendente, capace di fornire maggiore sicurezza, semplicità, benessere e soddisfazione nello svolgimento delle attività della vita quotidiana..” (Forum AAL, 2012)
Oggi chi valuta e sceglie gli ausili non può esimersi dal comprendere nel suo orizzonte le applicazioni di AAL.