Ausili per l’accessibilità informatica

Cosa sono e come sceglierli?

ACCESSIBILITA’ INFORMATICA…

Ne fanno parte tutti quegli ausili capaci di rendere autonoma una persona con disabilità motorie o sensoriali nell’uso di un personal computer, di un tablet, di uno smartphone, in generale di qualunque dispositivo e ambiente informatico: tastiere e mouse speciali, sistemi di comanco alternativi, software dedicato o di interfaccia con altre applicazioni, sistemi meccanici per posizionare i dispositivi stessi sulla carrozzina o sul letto…

E’ un mondo che più di ogni altro ha visto negli ultimi anni un progresso impressionante e inarrestabile, che ha aperto prospettive di autonomia un tempo impensabili e nel contempo ha creato nuove modalità di relazione sociale, nuovi bisogni un tempo sconosciuti.

Se oggi la “fauna” di dispositivi a noi noti è sostanzialmente ragruppabile in tre categorie (PC, tablet e smart phone), presto il mondo si arricchirà di nuovi dispositivi e nuove modalità di interazione mai immaginati prima. L’internet delle persone, sempre più social, si integra con l’internet degli oggetti (Internet of Things); dati e programmi sono sempre più nell “nuvola” (cloud) anzichè nel nostro dispositivo; nuove modalità comunicative si instaurano tra le persone e chi non si adatta rapidamente rischia di restarne escluso (digital divide); il rapporto tra utente ed operatore si inverte perchè il primo è più esperto.

In questo panorama in continua evoluzione, da dove partire nella valutazione di questi ausili?

Innanzitutto dalla considerazione che più che di “ausili” dobbiamo parlare di “sistemi di ausilio” ad architettura componibile, riassumibile nei seguenti componenti:

l’interfaccia di ingresso: quella con cui l’utente impartisce comandi al dispositivo;

– il dispositivo vero e proprio, composto di hardware e software che definiscono l’ambiente informatico;

l’interfaccia di uscita: quella con la quale il dispositivo comunica co  le altre persone, con altri dispositivi o con l’ambiente;

la struttura fisica, ossia la “carrozzeria” è il modo in cui dispositivo e interfacce sono posizionate per essere utilizzate dall’utente.

Punti da considerare nella scelta:

Scelta dell’interfaccia di ingresso:

– Su quali funzionalità corporee posso contare, in modo sicuro, efficace, ripetibile, confortevole anche alla luce di un’eventuale evolutività del quadro clinico?

– Ci sono delle limitazioni da considerare nelle capacità cognitive e attentive?

– Posso usare le interfacce standard del dispositivo o devo ricorrere ad ausili alternativi?

Scelta dell’ambiente informatico:

– L’utente ha già un dispositivo, o la scelta è comunque già imposta da altre esigenze?

– Quale hardware (computer da tavolo, computer portatile, tablet, smartphone…)?

– Quale sistema operativo (Windows, Linux, IoS, Android…)?

– Quali applicazioni (suite da ufficio, programmi professionali per grafica, musica, calcolo…)?

– Posso risolvere i problemi di accessibilità con gli strumenti standard di configurazione?

Scelta dell’interfaccia di uscita:

– Con quali canali il dispositivo deve interagire con le persone (display, voce, stampa…)?

– Devo comandare anche qualche funzione dell’ambiente?

Scelta della struttura fisica:

– Dove devo posizionare i vari componenti (tavolo, carrozzina, addosso all’utente…)?

– L’ausilio è sufficientemente robusto per l’uso che ne farà l’utente, per gli ambienti dove verrà usato (all’aperto, al chiuso, in movimento…), per le altre persone che dovranno metterci mano?