AUSILI E CONTESTO SCOLASTICO

Quando si parla di ausili e costesto scolastico, occorre fare una netta distinzione tra ausili per l’autonomia personale (ad es. un asusilio per scrivere e disegnare) e strumenti finalizzati a specifici obiettivi di apprendimento (ad es. un software che facilita un allievo con determinati disturbi nell’apprendimento nel conseguire uno specifico obiettivo didattico).

Dal punto di vista dell’educatore, entrambi possono essere legittimamente considerati sussidi didattici, nel senso che consentono e facilitano l’esperienza educativa e l’inclusione scolastica. dal punto di vista concettuale si tratta invece di due argomenti nettamente distinti.

Ausili per l’autonomia personale

Se lo studente ha delle limitazioni sul piano motorio o sensoriale, occorrerà in primo luogo trovare soluzioni efficaci, affidabili e confortevoli per l’autonomia nella mobilità, nell’accesso al materiale didattico, nell’esecuzione dei compiti operativi previsti dal programma didattico.

Tale autonomia è infatti prerequisito all’integrazione.

In estrema sintesi, possiamo identificare sette aree di attenzione nel valutare la dotazione tecnologica necessaria per l’integrazione di un allievo con disabilità motoria o sensoriale nel contesto scolastico:

– Accessibilità: lo studente può entrare / uscire dall’edificio autonomamente, dal posto ove arriva con i suoi mezzi di trasporto? Può fruire di spazi interni, mobili e attrezzature come i suoi compagni? Può accedere e fruire degli spazi di ricreazione come i suoi compagni? Esiste almeno un servizio igienico che gli è accessibile? Le sue esigenze sono considerate nel piano di evacuazione in emergenza?

– Mobilità: lo studente dispone di adeguati ausili che gli consentano l’orientamento ed una comoda e sicura mobilità rispetto a tutti gli spostamenti necessari, dal momento in cui arriva a scuola con il suo mezzo di trasporto al momento in cui ritorna? I tempi della sua mobilità sono compatibili con quelli del programma scolastico, oppure occorre rivedere l’organizzazione?

– Postura: lo studente è in grado di mantenere una corretta postura durante le attività scolastiche? Essa è adeguata al suo quadro clinico-motorio? Facilità l’autonomia nelle attività di produzione (es. scrivere o operare al computer)? Valorizza il controllo delle risorse motorie residue in modo da minimizzare lo sforzo richiesto per svolgere le attività? Consente di concentrare lo sguardo e l’attenzione sull’insegnante, sugli interlocutori, sul materiale didattico? Aiuta a migliorare la propria immagine di sè?

– Comfort: lo studente è esposto più dei compagni a fattori di stanchezza che incidono negativamente sulla produttività scolastica (es. lunghi viaggi in pullmino; postura forzata senza possibilità di rilassamento ecc…)? La temperatura è confortevole rispetto alle sue esigenze? L’illuminazione è adeguata? Il comfort acustico è accettabile o vi sono echi, rimbombi, dispersioni sonore? Ha la possibilità di servirsi del bagno secondo i ritmi che gli sono necessari? Ha la possibilità di manipolare senze fatica  tutto il materiale didattico di cui deve servirsi?

– Accesso informatico: lo studente è in grado di utilizzare in piena autonomia gli strumenti informatici della scuola, magari con qualche accorgimento già possibile con gli strumenti standard? In caso contrario, la scuola dispone degli ausili a lui adatti per l’utilizzo autonomo del computer? Oppure, gli strumenti informatici della scuola sono interfacciabili e campatibili con gli ausili informatici personali dello studente?

– Comunicazione scritta: lo studente è in grado di svolgere tutti gli elaborati previsti dal programma scolastico (scrivere, disegnare, ma anche prendere appunti, scrivere espressioni matematiche, testi stranieri, musica, codici informatici ecc.. a seconda del corso di studi) o comunque dispone degli strumenti adatti per farlo?

– Comunicazione interpersonale: lo studente è in grado di gestire la relazione comunicativa con insegnati e compagni, o comunque dispone di strumenti adatti per farlo? Il ritmo della sua comunicazione verbale – assistita o meno da ausili – è compatibile con il setting comunicativo oppure occorre rivedere l’organizzazione o gli ausili?

Strumenti finalizzati a specifici obiettivi di apprendimento

Se l’autonomia personale dello studente è prerequisito alla partecipazione all’esperienza educativa, esistono tuttavia problematiche legate a deficit cognitivi o disturbi dell’apprendimento che impongono, una volta chiari all’insegnante il quadro diagnostico e le specificità del problema, il ricorso a particolari strategie didattiche, pur senza venire meno alle esigenze di integrazione con la classe.

Esiste a questo proposito una vasta gamma di sussidi e materiali in continua evoluzione, soprattutto informatici, cui l’educatore può attingere per realizzare tali strategie nei modi più efficienti rispetto agli obiettivi didattici e più motivanti o gratificanti per lo studente.

L’utilizzo di tali sussidi non è legato univocamente alle disabilità dello studente: è più legato alle scelte pedagogiche dell’educatore e si concluderà una volta conseguito l’obiettivo stabilito.

E’ dunque corretto chiamarli tecnologie educative e non ausili, poichè servono a sostenere non lo studente nella sua autonomia ma l’insegnante nel conseguimento di obiettivi disciplinari. A grandi linee, questi sussidi possono essere classificati in tre gruppi:

– Software didattici, ossia quelli dedicati all’apprendimento di specifici contenuti in varie aree: prescolare, grafica gioco, lettoscrittura e matematica. Nella scelta occorrerà tenere conto in primo luogo dei contenuti trattati, ma anche delle strategie didattiche, delle modalità di svolgimento, delle modalità di correzione, dell’accesibilità e dell’usabilità rispetto alle eventuali limitazioni motorie e sensoriali.

– Software di produttività, ossia quelli che servono alla produzione di elaborati quali testi, disegni, mappe. Oggi molte cose si possono fare anche con gli applicativi commerciali più diffusi (Word, Excel, Power Point ecc..), che hanno raggiunto un eccellente grado di accessibilità, configurabilità e personalizzazione, ma spesso occorrono strumenti appositamente progettati in modo facilitato che richiedono un minore impegno fisico o cognitivo.

– Sistemi autore, ossia software aperti che consentono all’insegnante di inventare e realizzare percorsi didattici mirati.

Saper utilizzare gli strumenti informatici

E’ facile incorrere nell’errore di sottovalutare le abilità necessarie all’uso efficiente di un ausilio informatico nel contesto scolastico. Se a causa delle sue limitazioni motorie o sensoriali lo studente deve svolgere le attività di produzione attraverso strumenti informatici, dovrà possederne abilità d’uso di livello professionale (ad es. conoscere a memoria le shortcuts di Word o Power Point, o usare la tastiera con la perizia di un dattilografo), in modo da poter concentrare lo sforzo cognitivo sui contenuti dell’elaborato che sta producendo e non sulla manovra degli strumenti.

per questo motivo, una volta fornito l’ausilio, è necessario prevedereb un programma intensivo di training. In certi casi può essere utile iniziare con applicativi software appositamente progettati per l’addestramento all’uso di strumenti informatici.